Sono tornati in radio con un nuovo singolo dal titolo “Guerra personale”. Loro sono i Dear Jack. L’intervista ai microfoni di Notizie Musica
Lorenzo, Francesco, Alessandro, Leiner e Riccardo. Questa è la formazione dei Dear Jack, la band italiana che da venerdì 29 luglio è tornata nelle radio con un nuovo singolo dal titolo ”Guerra personale”. Per l’occasione, la nostra inviata Carmen De Sio ha raggiunto e intervistato i cinque ragazzi, impegnati fra una tappa e l’altra del loro “Mezzo Respiro Tour”. Ecco l’intervista.
Siete tornati in radio con “Guerra Personale”, un titolo che fa pensare molto a una rivoluzione intesa come quella che è accaduta nella vostra band. È corretto?
“Assolutamente sì. È un brano che ci è arrivato come un fulmine a ciel sereno da Davide Simonetta e Piero Romitelli, con i quali collaboriamo da diverso tempo. ‘Guerra Personale’ è arrivato nel momento del nostro cambiamento e quando avevamo cominciato a conoscere bene Leiner. Quando abbiamo ascoltato il brano per la prima volta siamo rimasti colpiti dal testo, poi abbiamo lavorato un po’ in sala prove con la melodia e l’arrangiamento e crediamo che il risultato rispecchi molto oggi la faccia del gruppo“.
‘Il tempo cambia le cose’. Inizia così il vostro nuovo brano e continua con queste parole: ‘niente è uguale a come immaginavi’. A voi le cose sono andate esattamente così riportano i vostri testi?
“Sì, e ci piace dire che anche se si resta sempre se stessi si vive comunque dalla vita un eterno cambiamento. Non ci sono mai certezze, per questo parliamo di una guerra personale, perché crediamo non ci sia mai qualcosa di così certo e sicuro a cui appoggiarci. È vero anche che il brano comincia con una nota più cupa ma alla fine lancia una speranza, è un brano che a noi è sembrato anche molto maturo e soprattutto adatto al periodo della nostra vita“.
Il brano è contenuto nel vostro ultimo album, ‘Mezzo respiro’, che da Sanremo state portando in giro per l’Italia, San Siro con i Modà e anche al San Paolo a Napoli con Gigi d’Alessio. Come procede questa nuova avventura?
“Sapevamo che avremmo fatto conoscere tantissimo questo album anche grazie ai live, volevamo proprio che fosse un album che ci portasse in giro, in questo momento desideriamo davvero suonare il più possibile. Le realtà che stiamo vivendo oggi sono diverse, suoniamo molto nelle piazze e qui ti ritrovi a dover conquistare anche un altro pubblico e da questo punto di vista ‘Mezzo respiro’ si è rivelata un’arma perfetta. Le esperienze che abbiamo fatto con i Modà e con Gigi D’Alessio ci rendono solamente pieni di orgoglio e viviamo con semplicità anche il rapporto che si è creato entrambi, iniziato prima professionalmente e poi proseguito anche a livello umano“.
Un bilancio di questi ultimi due anni sulla vostra musica e anche sul vostro pubblico.
“Noi sicuramente siamo cambiati, quando vivi qualcosa come quello che è successo a noi, dopo anche l’esperienza di Amici è cominciata la nostra avventura che ci ha fatto vivere un sogno. Ripensando a soli due anni fa ci rendiamo conto che come band abbiamo vissuto tutto forse con meno consapevolezza e più ingenuità perché quello che più ci importava era il modo in cui vivevamo la musica, quella l’abbiamo vissuta sempre alla stessa maniera, oggi come anni fa, la passione è uguale non cambia. I Dear Jack crescono il progetto cresce ed oggi più di allora sappiamo come vogliamo essere e dove vogliamo andare. Magari non sappiamo dirti quale sarà il nostro sound fra tre anni ma sappiamo perfettamente quello che vogliamo adesso. Siamo più ambiziosi, vogliamo raccontare noi stessi con meno barriere e limiti possibili, cercare di fare uscire così la musica che più ci rappresenta. Siamo perfettamente consapevoli di essere ancora all’inizio, il percorso di un artista degno di essere chiamato tale è un percorso lungo dove serve essere dei soldati, delle persone lucide e in gamba e i nostri fan li abbiamo visti crescere insieme a noi in questo percorso e apprezzare anche i nostri cambiamenti“.
A oggi che ricordo avete della vostra ultima partecipazione al Festival di Sanremo?
“È stato molto diverso rispetto all’anno scorso, lo abbiamo vissuto con più serenità quest’anno. Due anni fa avevamo una gran paura di quel palco quest’anno invece siamo riusciti a controllarci decisamente di più e poi avevamo anche una responsabilità maggiore. Ci stavamo ripresentando e Leiner si è appoggiato molto a noi ma ci ha dimostrato subito di essere un guerriero, una persona ambiziosa e di talento. A Sanremo siamo stati veramente il suo scudo ma anche la sua forza, ci siamo divertiti è stata una bella settimana“.
Dopo il “Mezzo Respiro Tour” andrete in vacanza o avete già nuove idee e tornerete nello studio di registrazione?
“Per noi essere in tour è vacanza, passare tempo insieme, scrivere e confrontarci per noi è sempre una gioia perché viviamo di quello che ci piace fare. Sicuramente si aggiungeranno altre date di questo tour ma a settembre riordineremo le idee e il materiale che durante quest’estate abbiamo scritto insieme e poi certamente torneremo in studio“.
I Dear Jack attualmente sono in giro in tutta Italia per il ‘Mezzo Respiro Tour’.
Queste le prossime date:
31.07/ Casalbordino (CH) – P.zza Centrale
12.08/ Metaponto (MT) – Piazza Giovanni XXIII
15.08/ Pontecorvo (FR) – P.zza Centrale
18.08/ Arzachena (OT) – P.zza Centrale
10.09/ Formia (LT) – P.zza Centrale